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Cytotest - Prove tossiche alimentari sul sangue

Il Cytotest® è una indagine in vitro che si esegue ponendo a contatto il sangue del paziente con gli estratti alimentari.
L'osservazione al microscopio può evidenziare modificazioni strutturali citoplasmatiche a carico dei leucociti.

Ai pazienti risultati positivi ad una o più sostanze, si suggerisce di eliminarle completamente dall' alimentazione per un periodo variabile in base alla gravità  della sintomatologia riferita dal paziente durante il periodo di astinenza consigliato dal medico o nutrizionista.

L’eliminazione ha come obiettivo quello di disintossicare l’organismo e rimuovere lo stato infiammatorio cronico generato dell’accumulo di svariate sostanze tossiche.

Prove tossiche alimentari sul sangue
Cytotest

Sarà cura del Nutrizionista vagliare attentamente le risposte del test, in modo da prescrivere uno schema alimentare che non privi il paziente dei nutrienti essenziali ma che, nello stesso tempo, riesca ad eliminare gli alimenti intollerati permettendo all’organismo di riacquistare la tolleranza per il successivo graduale reinserimento.

Normalmente, infatti, dopo un periodo di astinenza gli alimenti risultati positivi possono essere reintrodotti nella dieta, evitando assunzioni quotidiane che potrebbero facilitare un nuovo accumulo.

Indipendentemente dal periodo di astinenza previsto, se i disturbi sono in relazione alle intolleranze alimentari, nel periodo di 4-6 settimane, sono destinate a risolversi o migliorare nettamente.

Le intolleranze alimentari si sviluppano solitamente verso alimenti assunti quotidianamente come grano, latte, uova, oliva, caffè, pomodoro ecc, pertanto un pannello di 51 sostanze è perfettamente adeguato ed esauriente.

Utilizzare pannelli con un numero esagerato di allergeni alimentari, molti dei quali appartenenti alla medesima famiglia biologica, significa non comprendere del tutto la finalità di un test che dovrebbe mettere in evidenza una intolleranza alimentare e che non si identifica con un dosaggio quantitativo di anticorpi IgE o IgG.